Se sei un po’ triste, perplesso e, come dice Guzzanti, miagoli nel buio, questo contenuto è per te. Sì, perché è capitato anche a me e lo vedo capitare sovente a miei allievi, ma anche ad allievi di altri corsi, di altre scuole (mi raccomando, scegli la scuola giusta! Se non sai come fare, leggi questo articolo per capire come scegliere la scuola giusta, soprattutto di doppiaggio professionale).

A molti allievi succede questa cosa: hai fatto la tua formazione, hai iniziato da zero o anche da sotto zero, come nel mio caso, sei migliorato/a, hai fatto progressi tali che riesci anche a fare delle cose carine al microfono. Proprio per questo stai cercando di avvicinarti, di entrare nel mondo del doppiaggio professionale. Fantastico! Continui a fare anche altri corsi, master, continui ad affinare le tue capacità… Eppure succede questa cosa particolare: vai al leggio, magari per un brusio, per un primo turno oppure per un provino e non riesci a fare nemmeno ciò che facevi magari alla fine del tuo ultimo corso.

Sei, onestamente e senza giri di parole, peggiorato/peggiorata, cioè fai davvero schifo. Anche tu ti vergogni di quello che hai sentito e pensi: “No! Ma caspita, ma che mi sta succedendo? Io sapevo fare questa cosa eppure non riesco!

Attenzione: questa volta è un non riuscire ben diverso da quando hai iniziato il tuo primo corso di recitazione, è ben diverso da quando ti sei avvicinato/a per le prime volte al leggio e guardavi la scena. Oppure leggevi un testo e dicevi: “Caspita, sì è vero! Ho capito, ho capito quello che sta facendo. Ho capito quello che l’autore ha scritto, capisco quello che il mio insegnante/la mia insegnante di teatro sta dicendo”.

Lo capisco, ma non riesco ad esprimerlo è un concetto diverso, allora non avevi ancora i mezzi necessari per riuscire a esprimere, magari anche solo tecnicamente, quello che avevi dentro. Bene, durante i corsi di recitazione, di teatro, di tecniche di doppiaggio professionale al microfono, hai acquisito (si spera) tali tecniche, perché hai fatto esercizio.

A un certo punto, hai gli strumenti necessari per esprimere quella emozione, quella scena, quell’anello. Questa volta è diverso, questa volta gli strumenti dovresti averceli. Eppure, fai schifo!

Questa cosa è frustrante, è davvero frustrante ed è una delle tappe dove la maggior parte delle persone lascia, si deprime, non continua, non persevera.

“Eppure ho fatto anche i master di chakra della dizione, l’evocazione del sync, il tantra del leggio, tutti i corsi più specialistici, più strani! Ho fatto anche i master con quel doppiatore che mi ha spiegato per tre ore la sua vita, eppure non riesco!”

La bella notizia è che è normale, magari non funziona per tutti, ma è normale, e per farti passare questa cosa, devi comprare i miei integratori.

No! Non funziona così. La cosa che funziona, di solito, e te lo dico per esperienza, è aspettare. Strano, vero? E’ un po’ contro intuitivo, sei in una fase dove stai lavorando molto, stai incrementando il tuo sapere, stai incrementando delle nozioni, stai incrementando degli strumenti non sempre utili, però… ora pensa a questa immagine mentale: stai lavorando in una stanza, stai mettendo nuovi strumenti, stai spostando delle cose e stai facendo un gran polverone nella tua mente!

Puoi continuare a lavorare, ma non fai altro che respirare polvere. Non vedi più niente! Non sai dove hai posato le cose, hai bisogno un attimo di fermarti e capire come hai risistemato i tuoi oggetti, i tuoi libri.  Aspetta che la polvere si depositi.

Proprio ultimamente ho riascoltato un ragazzo che non mi era piaciuto. Stava passando probabilmente questa fase di declino, l’ho riascoltato, mi è piaciuto.

Cosa è successo? Non ha fatto nient’altro che aspettare e ritornare alle cose semplici. Nel doppiaggio servono cose semplici.

Recitiamo in maniera semplice! Recitiamo in maniera naturale! Ora, abbiamo imparato tantissime cose, benissimo, calma! Lasciamo sedimentare, lasciamo defluire e poi riprendiamo normalmente, semplicemente.

Boom e vi accorgerete che la voce che volevo fare… Ah ecco, arriva normalmente e non ho più l’imbarazzo della scelta tra scegliere qualche voce, ad esempio per caratterizzare, qui c’è il mio corso appena uscito che è una chicca, non comprare il corso di caratterizzazione se sei già in questa fase, andrebbe ad aumentare il polverone, aspetta!

Boom in automatico ti incolli a quel personaggio, è tutto molto più semplice, ma devi aspettare. Lo so, c’è l’altro che mi è passato davanti, devo riuscire a continuare a bussare, devo perché il tempo passa e ho già una certa età… Le so queste cose, ma non ci sono altri modi che io conosca per superare questo momento di declino, piuttosto comune per chi si affaccia al doppiaggio professionale.

La parola d’ordine, Cagnone Maledetto, è semplicità. Aspetta.

Questo, ancora una volta di più, ti fa capire quanto, tra tutte le tecniche, tra i corsi anche i miei che ho fatto di dizione, di caratterizzazione, di audiolibri, di documentaristica, eccetera eccetera ce n’è uno che è davvero sottovalutato. E’ il corso per la nostra mente, perché è questa che comanda tutto.

Ovviamente dai un’occhiata ai link che ho messo qui sopra, ma, per favore, questo contenuto è per dirti: abbi pazienza, aspetta e ritorna a fare le cose semplici.