Qualche tempo fa ho fatto un video che ha incuriosito abbastanza, intitolato: “Stai lontano dallo studio di doppiaggio se…”
La maggior parte di voi che siete persone attente, però, mi ha chiesto: “Ok, va bene, non vado, non provo nemmeno a chiedere un provino per i motivi riportati nel video, MA quand’è che posso andare invece?
Quand’è che ho acquisito il minimo necessario per poter chiedere giustamente un provino?”
Sono domande a cui non è facile rispondere, perché dipende da tantissimi fattori, ma sono riuscito a trovarne 5:
I. Sapere la dizione perfettamente.
II. Aver studiato recitazione e aver recitato. Queste cose le ho già dette in altre occasioni, sembrano scontate, ma se continuo a dirlo, perché forse non sono così scontate. Non basta avere una bella voce, quindi: dizione e recitazione.
III. Avere conoscenza e saper applicare le tecniche del doppiaggio, quindi al microfono. È un concetto diverso dalla recitazione sul palcoscenico, a teatro.
Purtroppo ormai la scuola di doppiaggio è un passaggio quasi obbligatorio. Una volta c’era la possibilità di imparare sul campo, quindi andare a seguire per settimane, mesi, imparare e rubare il mestiere da quelli che stavano lavorando.
Ora non è più così, a parte che è difficilissimo andare a seguire e farsi sentire per un provino (ho dedicato un manuale a questo problema) e devi arrivare in sala di doppiaggio già “imparato”, nel senso che devi andare al microfono e sapere già le tecniche, sapere come si legge un copione del doppiaggio…
So che all’inizio sono già tantissime cose: dizione, recitazione, tecniche microfoniche del doppiaggio, ma passiamo a…
IV. Essere pulito, essere molto preciso. Avere una fonazione molto pulita, precisa, tecnica.
Saper aumentare, saper articolare e saper timbrare bene. Perché l’ho messo slegato dalla recitazione? Perché a teatro non sempre è necessario essere così puliti come al microfono.
Il microfono è una bestiaccia: prende le cose brutte che emetti e le amplifica!
In teatro, invece, alle volte si possono mascherare, magari anche attraverso una caratterizzazione uno riesce a recuperare una battuta in qualche modo.
Quindi è per questo che l’ho slegato dalla recitazione vera e propria, anche perché le prime cose che ti daranno da fare saranno delle battute semplici, piccole.
Ovviamente spero che ti diano subito il protagonista della Marvel o di qualsiasi altra cosa, ma non è probabile! Quindi inizierai con delle battutine corte, per esempio:
Ecco il suo caffè signora.
So che c’è l’agitazione, è normale, MA se già per dire questa frase inciampi, ti impappini, se ci impieghi 10 minuti, allora forse un altro che ha una vocalità simile alla tua e ci impiega due minuti per dire quella frase, verrà scelto probabilmente.
Chi fa un pochino più in fretta e ha un’articolazione migliore, una pulizia migliore, è favorito.
V. Quando vai a fare un provino, tieniti pronto anche per andare a lavorare!
Perché alle volte capita che uno fa un provino e segue il seguente dialogo surreale:
- “Ma sai che non sei niente male? Allora dopodomani puoi venire?”
- “Eh no, dopodomani no”
- “Ok, allora facciamo tra una settimana, c’è un altro turno di brusio”
- “No, perché al mattino lavoro, no, perché al mattino studio, no, perché sono distante, abito in un’altra città…”
- “Va bene, fammi sapere quando sarei disponibile”
Insomma, affronta il provino quando sarai pronto anche ad affrontare le conseguenze positive!
Alle volte ci sono persone che superano il provino e poi si bruciano da soli le opportunità: “no, guarda, non posso… no, guarda, non riesco… dovrei prendere un aereo, ecc” Non è un problema mio!! Quindi immagina sempre che ti dicano di sì, devi essere pronto a lavorare!
Ti sembrerà assurda come situazione, eppure l’ho vista capitare più volte.
Spero che questi 5 punti da tenere in seria considerazione per proporti per un provino ti siano utili e soprattutto, non mollare, non mollare mai.