Recitazione inconscia! Ad alcuni potrebbe sembrare un ossimoro. Come si fa ad esprimere coscientemente dei gesti inconsci?
Chi mi segue e ha già letto altri miei articoli, oppure ha seguito qualche mia lezione dal vivo sa quanto io sia interessato all’analisi del reale, di quello che mi succede intorno.
Tutto questo per cercare di portare la realtà, in quella sorta di finzione che è la recitazione.
Uno dei primissimi esercizi che fanno fare i maestri dell’Actor Studio e che io faccio fare ai miei allievi, per capire la difficoltà di ripetere un gesto naturale:
è l’esercizio della sedia,
(da non confondere con l’inganno della cadrega) XD.
L’esercizio è semplice quanto disarmante:
non bisogna far altro che camminare e andarsi a sedere su una sedia,
il tutto nel modo più naturale possibile.
Il problema ri-siede nel fatto che chi compie il gesto ha già in mente l’obiettivo, (“devo andarmi a sedere sulla sedia”), mentre spesso nella realtà l’obiettivo è un altro: non è sedersi!
L’obiettivo potrebbe essere:
- portare sollievo alle membra stanche
- andare a mangiare
- sedersi per ascoltare una lezione
- guardare la partita della squadra che rischia di retrocedere ecc ecc
Inizi a comprendere che non è “solo” sedersi?
Un altro esercizio è quello di recitare
“sul finire di un ricordo”.
Capita spesso nella vita di tutti i giorni di compiere un’azione e poi di ricordarsi all’improvviso di aver dimenticato le chiavi di casa oppure controllare di avere le chiavi in tasca, il portafoglio nella giacca, di controllare il cellulare ecc ecc.
Questi sono gesti istintivi naturali (inconsci).
Anche in questo caso la difficoltà è che l’attore, pensando al gesto che deve compiere, toglierà ad esso la naturalezza, la spontaneità, la parte inconscia del movimento lo stesso.
E’ per questo che mi piace molto osservare le persone e le loro reazioni… di nascosto. No, non sono un guardone o un voyeur 🙂
In questo video ci sono tantissimi spunti per un attore, per analizzare il comportamento di una persona dinnanzi a una decisione difficile.
In questo video delle persone sono state pagate per salire su una piattaforma alta 10 m.
(!!!)
Per me che soffro di vertigini è impensabile buttarmi dal bordo della piscina, non immagino da 10 metri.
In questo video vedrai diversi tipi di reazioni. E’ molto interessante quello che dice un ragazzo a un certo punto:
“la testa mi dice vai, ma il cuore mi dice resta”.
In questa frase c’è l’essenza di questo articolo e dell’ossimoro sulla recitazione inconscia:
voglio fare una cosa ma devo farne un’altra
In un altro momento un ragazzo dice che “le gambe tremano”. Anche questa è una reazione difficile da riprodurre nella recitazione, proprio perché interviene la nostra parte inconscia.
Il cervello, l’istinto di sopravvivenza per difendere il corpo impediscono alle gambe di muoversi. Oppure ci fanno sbiancare per far andare il sangue dove serve di più, ad esempio nelle braccia o nelle gambe per reagire a un attacco.
Tutte queste reazioni sono difficili da riprodurre nella recitazione. Però ti invito a guardare il video con attenzione e a scegliere una persona che è simile alla tua indole.
Anche qui non cascare nell’auto-celebrazione. Non scegliere i più coraggiosi, i più forti.
Pensa con sincerità a cosa avresti fatto tu!
Molto interessante, il comportamento di una signora avanti negli anni, che dopo aver mentalmente rifiutato di gettarsi e dopo aver sceso un paio di gradini… si blocca.
In quel momento c’è il vero dramma interiore. Cosa sta pensando una donna in età avanzata riguardo a quella sfida? E cosa avresti pensato tu?
Per lei è solo un tuffo pauroso o rappresenta qualcos’altro?
E’ solo una sedia su cui sedersi o rappresenta qualcos’altro?
Scrivilo anche tu nei commenti. Mi aiuterà a trovare nuove forme di pensiero, che magari non avevo nemmeno preso in considerazione.
E’ proprio il caso, di fare un tuffo nella naturalezza… magari non da 10 metri!!!