Il doppiaggio rappresenta una passione, un mestiere e un’arte.
E oggi, 23 luglio, (giorno del mio compleanno), mi sono tornate alla mente le parole di un caro collega. Parole illuminanti, semplici, (un po’ Zen) ma che non mi erano ancora entrate in testa.
Devi sapere che nel mondo del doppiaggio circola molta invidia. Quando sai trasformare questo sentimento negativo, ti troverai improvvisamente ad ammirare molte persone.. e di conseguenza a crescere.
Ci sono infatti alcuni attori che ammiro profondamente.
Li ho ascoltati in cuffia centinaia di volte, mi sono esercitato sui loro lavori e alla fine ho diviso il leggio con loro, spalla contro spalla (non è vero, l’immagine è romantica ma in realtà, si è quasi sempre in colonna separata).
Ebbene, qualche tempo fa, durante una pausa, parlai con questo collega che sta letteralmente spaccando! E’ giovane, bravo, lavora tantissimo e merita ogni riga che recita. Non è nato con il microfono nella culla e in ogni cosa che fa, ci mette l’anima.
Mentre gli raccontavo la mia stima nei suoi confronti, e mentre cercavo di capire meglio la sua attitudine, il suo approccio verso il doppiaggio (di rubare il mestiere), mi ha liquidato dicendo:
“Grazie sei gentile, ma è solo doppiaggio”
Ci sono rimasto di sale (e anche un po’ di cacca).
Ma come? Dormo in stazione, faccio chilometri, fondo il motore della macchina per andare da una parte all’altra della città, mi spacco di mille sacrifici e tu, mio eroe da cui pendo dalle labbra, mi dici che “è solo doppiaggio?????”.
Sarò sincero, questa cosa non l’ho digerita. Forse perché non l’ho capita.
Non sono sicuro di averla capita ancora adesso, ma ora ha un senso.
Ultimamente mi è capitato di leggere un libro del multimilionario Donald Trump. E’ un personaggio davvero singolare, capace di spingersi oltre ogni limite.
Ad un certo punto gli chiedono come faccia a rimanere calmo e rilassato quando deve parlare dinnanzi a migliaia e migliaia di persone. La sua risposta fu che l’esperienza, va solo ridimensionata.
Confrontala con avvenimenti davvero emozionanti e “di vita” come l’attacco dell’11 settembre, una tragedia, oppure una nascita… insomma Donal Trump dava una scorsa mentale a quelli che sono i valori umani. Alla luce di questo confronto una chiacchierata con 3 persone o 400mila è indifferente
Dopotutto “è solo una presentazione” !!!
Eccolo nuovamente.
Questo non significa non metterci grinta, passione, veemenza e amore. Significa avere il controllo della situazione, grazie all’aver collocato nel posto giusto, l’evento (speakeraggio, doppiaggio, recitazione ecc ecc).
Ho inventato l’acqua calda.
E’ facile? NO
E’ immediato? NO
E’ “solo” un processo.
Durante il militare sono stato a Sarajevo, durante la guerra e come me, un altro collega è stato in Somalia, ma l’emozione del microfono è sempre molto intensa, tanto da non permettere una resa ottimale.
Perché?
Non è nemmeno da mettere a confronto la tensione di poter cadere in un agguato con l’emozione del sinc!!! Eppure…
Insomma, l’idea è quella di aggiungere elementi. Oltre alla passione, all’entusiasmo e all’amore… recitare deve diventare una cosa “consueta”.
Probabilmente potresti sentirti turbato, come lo fui io, da questo stupido ragionamento.
Ma rilassati, sorridi, tranqui!
Dopotutto “è solo un articolo”.