I doppiatori sono una razza molto curiosa.
Tra questi ci sono anche molti attori (se non l’hai capita, questa era una freddura 😉 ).
Essendo degli artisti, i doppiatori non sono le persone più facili da prendere e da trattare. Ma anche i direttori di doppiaggio non scherzano. Oltretutto i direttori sono a loro volta dei doppiatori (non sempre, però. Ci sono anche delle eccezioni). Tranquillo non mi sto mettendo in cattedra, ho tantissimo da imparare da TUTTI. Però c’è una cosa a cui faccio sempre più caso:
la comunicazione!
Il direttore di doppiaggio è l’equivalente dei regista per il cinema e la TV. Quindi a lui spettano le scelte recitative del doppiaggio, deve “dirigere” i doppiatori, condurli verso una meta. Egli ha la veduta d’insieme del prodotto. Il direttore di doppiaggio deve avere sicuramente una sensibilità artistica, e se riesce ad avere un’empatia psicologica con il team di lavoro è sicuramente meglio.
Spesso mi capita di lavorare con dei bravissimi direttori di doppiaggio che quando devono dare delle indicazioni a doppiatori esordiscono con “NO! Non è così!!” “No, non hai capito” “NO” “NO NONO” .
C’è anche chi per interromperti ti mitraglia le orecchie in cuffia o in cassa (le casse che sono presenti in sala) con un premere ininterrotto dell’interfono. Manco fossero dei picchi sugli alberi!!!! Per farti capire immagina un telegrafista che schiaccia con il ditino un interruttore, ecco, immagina quel rumore (tac tac tac)… nelle orecchie.
Dato che i doppiatori sono professionisti della comunicazione verbale, dovrebbero sapere che quando parli con qualcuno, esordire SEMPRE con un “NO”, non è il modo migliore per creare un rapport, un legame comunicativo efficace. Non dico che tutti dovrebbero conoscere cos’è la “comunicazione assertiva” o che dobbiamo sempre essere coccoloni e sorridenti, questo no; ma almeno cercare di immedesimarsi nel doppiatore che hai in sala, sì!
Siete degli attori, dei doppiatori, allora… immedesimatevi.
Magari non siete dei direttori di doppiaggio e nemmeno dei doppiatori quindi non ve ne frega più di tanto, però provate a far caso a come interagiste con gli altri, soprattutto quelli con cui NON sieted’accordo.
- Le tue frasi come iniziano?
- Crei un muro nella comunicazione?
- O cerchi di andare al livello di chi ti parla e comunicare veramente!?
- Hai davvero voglia di dialogare o non te ne frega nulla?
Da direttore capisco che spesso è già difficile trattenersi dal mandare a fanculo i doppiatori scazzati e supponenti che non hanno voglia di lavorare e/o collaborare… poveretti, sputano nel piatto in cui mangiano!
Però ricorda: fai agli altri (doppiatori) ciò che vorresti fosse fatto a te!
Mi sembra che la citazione sia corretta 🙂