Apri la bocca!
La frase tipica del dentista è “apri grande”. E ovviamente il paziente spalanca la bocca come un ippopotamo mentre sbadiglia.
Nel tempo ho notato negli allievi, alcuni atteggiamenti errati che si ripetono. Uno di questi è la difficoltà ad aprire la bocca mentre si parla.
Attenzione, come al solito devo specificare che NON sono un medico e per problemi o patologie dovete rivolgervi ad uno specialista.
Vi illustro solamente come in un soggetto sano, alcune accortezze siano più che sufficienti per migliorare il suono della propria voce.
Ci sono diversi motivi per cui una persona tiene la bocca stretta, quasi serrata durante l’eloquio. Sicuramente è una condizione abitudinaria (e questo rende più difficile scardinare le cattive posture) ma l’origine può essere differente.
Una prima casistica ricade negli aspetti psicologici.
Qui citerò alcuni aspetti psicologici, non racchiuderanno tutte le casistiche, ma può darsi che ti possa riconoscere:
- Imbarazzo per la propria dentatura. Il soggetto ha effettivamente, o pensa di avere una pessima dentatura. Non è soddisfatto dell’aspetto dei propri denti e se ne vergogna. Per questo motivo tiene le labbra abbassate sui denti per nasconderli.
- I genitori avevano una dentatura irregolare. I genitori adottavano l’atteggiamento appena visto nel punto 1, e i figli hanno copiato, inconsciamente questo modo di parlare.
- Aggressività. In molte culture mostrare i denti è sinonimo di aggressività, proprio come fa il cane quando ringhia. Per evitare guai, si è inconsciamente deciso di seguire un profilo basso e di non ringhiare mai a nessuno.
- Abbassare il volume. Questo aspetto psicologico è molto ricorrente e rientra in molte disfunzioni della voce. E’ un problema più accentuato nel nord che nel sud. I tuoi genitori ti dicevano spesso: “Shh fai silenzio! Non urlare!! Non si grida per le scale!”. E da bravi bambini abbiamo tarato il nostro volume a livelli più bassi adottando delle strategie sabotanti. Una di queste strategie è quella di tenere “la bocca chiusa”!
- Fare facce strane. Come per il caso precedente, riconducibile ai genitori, qualcuno potrebbe sentirsi a disagio muovendo eccessivamente (parere soggettivo) il viso. Preferendo invece un profilo più compassato, imperscrutabile e contenuto.
Ti sei ritrovato in qualche categoria?
La maggior parte delle persone, semplicemente non apre abbastanza la bocca per lasciare uscire il suono senza ostacoli.
E’ un po’ come mettere una sordina alla tromba, o una coperta sopra una fonte sonora. Molte armoniche vengono smorzate e abbattute. Quindi per riuscire a ottenere lo stesso risultato, è necessario sforzarsi di più, ma questo è vocalmente logorante. E’ un po’ come andare in giro con il freno a mano tirato… vai piano e consumi più carburante.
Non voglio dire che si deve parlare come nella barzelletta della rana dalla bocca larga. Voglio invitarti a prendere coscienza sulle tensioni della mandibola e dei muscoli facciali. In questo momento com’è? Serrata? Stringi i denti? Magari soffri anche di bruxismo notturno!
Oltre a danneggiare la qualità del suono, serrare la bocca, o aprirla meno del dovuto, porterà difficoltà articolatoria e precisione. Nel corso C.A.P.R.A. (l’acronimo non è uno scherzo) vediamo i migliori esercizi per migliorare l’articolazione, usando solo gli esercizi che hanno davvero un risultato!
Se stai studiando dizione, devi imparare ad aprire la bocca per poter pronunciare correttamente le vocali aperte. Noto spesso che chi sta imparando la dizione cerca di produrre due suoni differenti, con la stessa impostazione buccale… semplicemente non è possibile. E quando si riesce, si va a discapito di altre strutture fonatorie.
In questa fase è importantissimo imparare la corretta posizione per poter emettere dei suoni APERTI.
Insomma, a meno che tu non intenda lavorare come ventriloquo, rilassa la mandibola (la parte sotto, quella mobile) e… apri grande!