Il dizionario è uno degli strumenti più belli che possano esistere, perché ti permette di capire tante parole. Dovrebbe essere consultato sempre per accrescere la propria conoscenza e quelle parole poco conosciute.
Ogni ambito lavorativo ha un proprio dizionario, dei vocaboli usati solamente in quel settore.
Ovviamente anche nel doppiaggio esistono parole che vengono utilizzate per identificare determinati processi oggetti o azioni.
Alle volte alcuni termini possono anche essere fuorvianti!
Questo accade perché il doppiaggio è un’arte a cavallo tra molte altre arti: come il teatro, il canto, la fonoacustica… in generale l’uso della voce.
Quindi è possibile che alcuni vocaboli utilizzati in un dizionario, ad esempio nel canto, assumano un valore differente per il doppiaggio.
In questo articolo ho intenzione di elencare alcune parole poco comuni al pubblico, che vengono utilizzate nel dizionario del doppiaggio. Può darsi che visitando più volte questa pagina tu possa trovare alcune modifiche… è solamente il segno che mi sono venuti in mente altri vocaboli e quindi li ho aggiunti a questo (umile) Dizionario del doppiaggio 🙂
Lo ripeto ribadisco per i troll e i detrattori: non vuole essere specifico ed esaustivo ma una semplice panoramica dei termini usati abitualmente in questo ambiente.
Anzi, se ti vengono in mente dei termini che non trovi qui, ti prego di segnalarmelo con una email all’indirizzo info@rivettiwalter.com
Questo dizionario del doppiaggio, segue lo stile di questo blog (non prendersi troppo sul serio).
Iniziamo con (l’umile e incompleto)
Dizionario del Doppiaggio 🙂
abbassare: indicazione per il fonico che deve passare a un time code più lontano (giù).
accorciare: solitamente ad indicare che il doppiatore deve velocizzare la battuta
allungare: solitamente ad indicare che il doppiatore deve rallentare la battuta
anello: piccola porzione di prodotto e del copione su cui ci si concentrerà in fase di doppiaggio.
appoggio: parola, frase sulla quale mettere più forza, appoggiare la voce o l’intonazione
aria: usato con più o meno aria anche in rapporto alla pressione esercitata sul microfono
articolazione: processo della fonazione per rendere intellegibili le parole
brusio: parte indistinta di un doppiaggio come la folla, un gruppo di persone…
campo: distanza dal microfono
caprina: voce tremolante
cesura: solitamente indica una pausa ma più breve e netta
codifica: numero identificativo di un determinato punto del filmato
colonna: pista su cui si registra
contrattino: documento di accordo tra la società e il doppiatore
corto: l’audio è più corto di quello che si vede a video
dialogo: testo elaborato da un dialoghista
distendere: vedi allungare
dizione: il modo in cui vengono articolati i suoni che compongono il linguaggio.
entrance: punto di ingresso in registrazione
fegatello: piccola battuta solitamente di personaggi minori
fiches: equivalente di “contrattino” o di ricevuta
frame: Singola immagine visualizzabile da un nastro video magnetico
fuoco: punto migliore di incidenza della voce sul microfono
incollato: voce o doppiatore che sembra aderire meglio all’attore/attrice da doppiare
intonazione: la musicalità della battuta, semplificando è la frequenza dell’eloquio
lungo: l’audio è più lungo di quello che si vede a video
opzione: quando uno studio ti prenota per un lavoro ma non è ancora confermato
pausa: segno grafico o azione dell’attore di sospensione della battuta
pedana: è una pedana (!) sulla quale salire per arrivare all’altezza corretta del microfono
pista: vedi colonna
pop: strumento che si mette davanti al microfono per assorbire eventuali suoni esplosivi e soffi
portare (la voce): simulare vocalmente di parlare con qualcuno distante.
prova muta: prova prima di incidere
pulito: l’opposto di sporco. Battuta intelligibile.
rec: registrazione
riga: unità di misura del copione (50 battute spazi inclusi)
rullo: una durata convenzionale di 10 minuti di video
scena: quasi l’equivalente di anello ma di derivazione più radiofonica
script: copione originale fornito (solitamente) dal cliente
sfondare: quando una voce è troppo pesante rispetto all’immagine
sporca: frase o parola non perfettamente intelligibile
sporcatura: sporcatura fatta con la voce
sync: equivalente di sincrono. L’audio e il video sono sincronizzati
timbrare: quando la voce perde la sua qualità formantica percettiva principale, spesso erroneamente usato per indicare articolazione
time code: vedi codifica
trailer: parte di presentazione di un prodotto, estratto
turno: blocco di lavoro del doppiaggio
velocizza: vedi accorciare
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Ho finito le parole (per ora). Le parole sono importanti e fondamentali, soprattuto in un mestiere che si poggia sulla voce parlata ma ricorda che è meglio agire che chiacchierare.
“Sei tutto chiacchiere e distintivo!!!!!”