Io non sono un traduttore. Io sono un adattatore dialoghista! La cosa potrà sorprenderti, ma non conosco tutte le lingue dei prodotti di cui ho curato i dialoghi. Già, non conosco il giapponese, il rumeno, il norvegese ecc ecc.
Probabilmente sei arrivato/a qui perché cercavi il tariffario traduttori o perché hai intenzione di chiamare degli studi di doppiaggio o delle agenzie per proporti per delle traduzioni (non per l’adattamento dei dialoghi, serve una formazione specifica), ma non sai quanto chiedere.
Bene! Ho deciso di scrivere questo articolo proprio per aiutarti, dato che, come sai, non esiste un tariffario traduttori per il doppiaggio, perciò quello che scriverò deriva dalla media di ciò che ho sentito nell’ambiente e da quello che mi hanno detto dei miei colleghi con cui mi sono confrontato.
Ma veniamo al tariffario traduttori nel mondo del doppiaggio:
- la traduzione EN>IT di audiovisivi simil-sync si assesta intorno ai 2-3 € al minuto, quindi 20-30 a rullo.
Dipende ovviamente da:
- qualità del traduttore
- essere in grado di rispettare la formattazione assegnata
- dal fatto che si sistemi grosso modo sulle lunghezze
- dal fatto che il traduttore faccia un controllo preciso a video (inserendo time code/versi/sporcature varie non presenti in copione)
Per quanto riguarda questo tipo di prodotti (simil-sync), come i reality, in pratica il traduttore aiuta il dialoghista nel suo lavoro.
- la traduzione pura (cioè senza indicazioni particolari che aiutino il dialoghista) viene pagata in media 30€ a rullo, anche se ho sentito di studi che pagano 25€ e di traduttori che accettano anche solo 20€. Ma non voglio fare polemiche, voglio aiutarti a capire come funzionano le cose, non soltanto raccontarti la teoria.
Alcune precisazioni:
- Queste NON sono tariffe ufficiali. Sono medie basate sulle mie esperienze e su quelle di colleghi con cui mi sono confrontato. Quindi evita di dire: “voglio essere pagato X € per la traduzione di questo copione. L’ho letto nel tariffario traduttori per il doppiaggio nel blog di Walter Rivetti!”
- Il traduttore dovrà concordare la tariffa con lo studio, anche perché ci sono alcune variabili come:
- Diffusione della lingua (Inglese vs Islandese).
- Le condizioni del copione. Per esempio, possono consegnarti script che in realtà sono soltanto un canovaccio o dei sottotitoli!
- Qualità ed esperienza del traduttore.
- Che sia in grado di rispettare la formattazione richiesta.
- Il fatto che si adegui grosso modo sulle lunghezze.
- Il fatto che faccia un controllo preciso a video.
- in generale se il suo lavoro aiuta l’adattatore.
- Tradurre per il doppiaggio è divertente e stimolante, ma devi conoscere benissimo la lingua da cui traduci e magari un po’ di slang, purtroppo sullo schermo non tutti parlano come la regina d’Inghilterra!
- Il traduttore dovrà mettere, sia la traduzione letterale, sia una più libera, indicando sempre al dialoghista le frasi dove si è preso delle “libertà”.
Questo perché il traduttore spesso non ha il video. Non me ne vogliano i traduttori audio-visivi. Il 98% delle volte non si ha l’audio e nemmeno il video a disposizione per tradurre… quindi hai solo lo script originale. Tradurre “al buio” è diverso da vedere cosa succede davvero in scena e questa diversità può creare errori di interpretazione.
Per esempio, le battute scritte non trasmettono l’ironia, come può fare la recitazione dell’attore o dell’attrice. Per esempio, se un personaggio indica qualcosa, il video chiarisce subito il soggetto dell’attenzione, cosa che non si capisce dallo script.
Il traduttore dovrà segnalare tempestivamente la presenza di canzoni da doppiare o sottotitolare o altro che esca dalla “normalità” di un copione.
Se in questo articolo hai trovato dei termini che ti suonano strani o incomprensibili, consulta il dizionario del doppiaggio.
Spero di averti fatto venire voglia di tradurre per il doppiaggio, e magari di approfondire il discorso su come diventare adattatore dialoghista. In tal caso, clicca sul bottone qui sotto: