Questo articolo vale più di un master di adattamento dialoghi, perché solitamente ti spiegano cosa è essenziale per fare questo mestiere, invece io voglio spiegarti quali siano le caratteristiche meno essenziali per un adattatore dialoghista.
Mi raccomando, prendi con le pinze quello che scrivo, è una mia valutazione!
Diciamo che sulla torre ci saranno delle cose che proveremo a eliminare o a non considerare, però sappi che partiremo già dall’essenziale, quindi togliere qualcosa, vorrà dire peggiorare un adattamento.
Se devo buttare giù dalla torre qualcosa, lo dico come doppiatore, beh, se mi trovassi di fronte a un copione, proverei a buttare giù la formattazione.
Magari è un copione che non è formattato bene, che non è formattato come richiede la normativa, però tutto il resto funziona.
Non scenderò qui nei particolari su cosa sia la formattazione, diciamo soltanto che la formattazione è un po’ “come appare” il copione. Se tutto il resto è corretto, va bene, la sacrificherei. Comunque nel mio corso per dialoghisti ti spiego perché è importante la formattazione nella sesta lezione.
Se devo buttare giù ancora qualcosa di non essenziale… si tratta di un errore tipico di chi inizia o dei traduttori che frequentano master di adattamento dialoghi come il mio. Perché dicono: “vabbè, io so tradurre quindi so adattare!”
Se non sono indicate correttamente le pause in un copione, come doppiatore riesco a capire che in alcuni punti mi devo fermare, magari il dialoghista disattento ha messo un . invece di /, quindi non sono segnate correttamente le pause.
In un certo modo riesco ancora a lavorarci, ma qua siamo già a un livello davvero pessimo, non deve succedere! Non ti sto consigliando di trascurare le pause, siamo arrivati già a un copione che fa davvero mandare le maledizioni al doppiatore verso l’adattatore dialoghista!
Cose da non trascurare sono le lunghezze e i labiali, magari può andar bene per un reality, per un documentario, per prodotti non in sync, ma vuoi davvero essere così scarso? Rischi davvero che non ti chiamino più!
Se vuoi invece approfondire come si fanno queste cose, guarda come puoi diventare adattatore dialoghista. Voglio chiudere questo articolo con un elemento da non sacrificare mai: l’italiano.
Per un dialoghista non è essenziale sapere le lingue, ma proprio per questo deve rimanere l’italiano.
Puoi anche non sapere il giapponese, puoi anche non sapere il turco, puoi anche non sapere il rumeno, ma l’italiano deve comunque rimanere! Lo ripeto, devono esserci l’italiano, i labiali, le lunghezze, le pause e la formattazione fatta bene, con tutti questi elementi si può parlare davvero di un adattamento.
Se poi questo adattamento sarà ben fatto oppure no, sarà da vedere in sala di doppiaggio, ma questi elementi devono esserci, mi raccomando.