E’ successo ancora. E succederà nuovamente, non ti sorprendere. Qualche giorno fa, mi ha scritto una ragazza, chiedendomi come potersi comportare con uno studio che probabilmente si è approfittato di lei.
Ecco cosa è successo: questa dialoghista ha effettuato un adattamento per uno studio (non troppo famoso a dire il vero). Lei non è al primo adattamento, dice di aver lavorato anche per altre realtà. Sicuramente non aveva mai lavorato con questo studio.
Purtroppo non ha firmato alcun contratto, c’è stato solo uno scambio di email e il lavoro è stato consegnato secondo i termini stabiliti.
Nonostante questa dialoghista chiedesse di voler assistere al doppiaggio del proprio copione, in un modo o nell’altro è stata rimbalzata telefonicamente con scuse del tipo: non è ancora programmato, il turno di martedì è saltato, ci sarà il cliente (cosa che dovrebbe incentivare la presenza dell’adattatore dialoghista!) ecc ecc..
Insomma te la faccio breve, a questa ragazza non vogliono pagare l’adattamento di quel TV movie, adducendo la scusa che era un lavoro fatto male, non all’altezza e che ha fatto perdere tempo in sala di doppiaggio.
E’ diritto del direttore di doppiaggio rigettare un adattamento di un adattatore dialoghista (che come prevede la normativa, non verrà corrisposto al dialoghista) il problema è che questa dialoghista, dopo un po’ di tempo ha visto il film e ha fatto un controllo tra quello registrato (andato in onda) e ciò che aveva scritto lei.
Vi erano pochissime e irrilevanti differenze! Le ha segnate e oggettivamente rientrano nella normale e consueta routine di sala, nel pieno rispetto del lavoro dell’adattatore dialoghista.
Attenzione, non sto parlando del solito traduttore cinetelevisivo che dopo aver svolto un master in traduzione, viene sfruttato come adattatore dialoghista. Scriverò più avanti di questo fenomeno. Sto parlando di una collega che ha già lavorato su diverse serie (cartoni, reality e qualche telefilm).
Quindi il suo adattamento è stato usato senza problemi.
Ovviamente nel frattempo è passato un po’ di tempo, e indovina un po’? Lo studio non esiste più. O meglio, i microfoni e la sale esistono ancora ma sotto un nome diverso.
Come deve comportarsi un
Adattatore Dialoghista
per difendere il proprio lavoro?
Non nascondiamoci dietro un dito, i furbetti ci sono, ma esistono anche i modi per:
- Prevenire
- Far valere i propri diritti
L’importante è conoscerli e applicarli. Quindi se ti stai avvicinando al mondo dell’adattamento o stai per scegliere un corso (serio) per dialoghisti, DEVI sapere come difendere il tuo lavoro.
In linea generale il sindacato e le associazioni di categoria ti potranno aiutare a far valere i tuoi diritti, ma devi cercare di evitare che i buoi escano dalla stalla!
Nel corsi dal vivo e nel videocorso spiego alcuni trucchetti per pararsi le spalle.
P.S. alla fine, questa collega era talmente affranta, che ha preferito lasciar perdere qualsiasi tipo di confronto legale con questi subdoli individui.