Mi sono arrivate un po’ di domande sull’adattamento dialoghi, lo so, non sono domande esistenziali sulla vita, sull’universo, ma risponderò con quello che so di doppiaggio, di adattamento dialoghi, della voce.

quanto ci impieghi ad adattare?

La risposta più corretta è… dipende. Dipende dal prodotto, se è difficile, molto parlato, ci sono molte righe, è una roba incasinata dove parlano uno sopra all’altro. Quest’ultima è la cosa peggiore, perché invece di guardare e adattare un personaggio e andare oltre, devi ritornare indietro, perché c’era l’altro cret… simpaticone che stava parlando sopra all’altro. Quindi devi adattare anche lui. 

In questo caso, un minuto si moltiplica, quindi rimani su quel minuto per molto più tempo.

Tornando alla domanda quanto ci vuole ad adattare, diciamo che quando troviamo dei momenti di silenzio, tipo la panoramica del paesaggio,  oppure i due innamorati che si guardano o ballano… bene! allora lì si gioisce, perché sta trascorrendo il tempo e noi non dobbiamo adattare nulla. Purtroppo non capita così sovente, quindi ti posso dire che un minuto di video equivale a circa un 40 minuti di adattato, cioè un minuto che tu vedi, io impiego 40 minuti per adattarlo (all’incirca).

Lo dico così, per darti un’idea, ma sappi che una volta per due righe, sì, due righe da 50 caratteri spazi inclusi, che durano 45 secondi, ci ho messo venti minuti. Perché? Perché volevo trovare la frase giusta su quella bocca, quel gioco di parole con quel ritmo… insomma, ci ho messo  tantissimo, ma è stato molto carino perché poi il doppiatore si è accorto che i movimenti di quella bocca erano difficili da prendere, eppure ha semplicemente recitato. E io sono detto: “ma guarda, quell’anello è filato liscissimo, fantastico! Io ci ho messo venti minuti e lui l’ha fatto in tre secondi, ottimo”. Questo è il risultato se lavori bene.

Fai un po’ tu le proporzioni!

adattare

c’è il lavoro per l’adattamento  dialoghi?

Sì, per l’adattamento dialoghi è un po più facile, c’è molto lavoro, ma c’è anche molta scrematura, perché arrivano molte persone che pensano che basti di saper tradurre per poter diventare un dialoghista.

Quindi magari accedono, fanno il primo copione, i primi script e poi vengono scartati, perché mancano le basi, quelle che insegno nel mio corso di adattamento dialoghi, proprio per saper affrontare le necessità della sala di doppiaggio.

Perciò c’è molto riciclo e quando trova qualcuno di affidabile, lo studio se lo tiene stretto e continua a dargli lavoro.

A proposito, su Instagram ho messo un post raccontando di aver chiesto a due miei allievi una mano per una piccola serie ed entrambi nello stesso giorno hanno rifiutato, due miei ex allievi di adattamento dialoghi! Perché? Perché hanno troppo lavoro e non riescono a starci dietro!

Un po’ mi fa arrabbiare questa cosa, perché hanno detto di no a me che sono stato loro insegnante, però, in realtà, sono contento, perché vuol dire che se applicano quello che ho insegnato loro, funziona.

va bene portare avanti insieme doppiaggio e adattamento, lo consigli?

Sì, consiglio di studiare sia adattamento sia doppiaggio. Molti di voi sono appassionati di doppiaggio, però consiglio anche l’adattamento, perché perché hai qualche chance in più. Puoi riuscire a intrufolarti negli studi un po’ più facilmente, riesci a rimanere allenato sul sync perché ci lavori, riesci a capire quali sono le esigenze dei doppiatori, perché mentre adatti te ne accorgi. E poi ne vale la pena anche per i soldini, perché spero davvero che tu possa iniziare a bomba, però di solito sono pochi turni e ci vuole tempo a riempirli. Perciò guadagnare qualche soldino in mezzo va benissimo.

venite pagati subito alla fine del turno?

Magari! Mi piacerebbe, però c’è la normativa che dovrebbe tutelare i pagamenti a un tot di giorni. In realtà, si va dai 60 ai 90/120 giorni.

Sappi che io sono riuscito, qualche mese fa, ad avere il pagamento di un turno, per fortuna un turno solo, dopo un anno e mezzo! Un anno e mezzo per ricevere boh non so quanto, sui 250 euro!

Perciò questo vuol dire che ti devi sapere anche organizzare, o con l’adattamento insieme al doppiaggio, o con altri lavoretti.

Devi riuscire a creare un volano tale per cui il lavoro che hai fatto tot tempo fa, ti dia da mangiare adesso e così via.

So che alcuni si organizzano in questi due modi:

  • con lavori serali, tipo cameriere nei ristoranti o comunque lavori che lascino la possibilità dei turni (almeno il primo e il secondo turno) liberi.
  • oppure sei un libero professionista e riesci a incastrare i turni di doppiaggio. Per esempio, c’è chi insegna fitness o lavora nell’informatica. Ho conosciuto dei colleghi che sono dei consulenti informatici, quindi, tra un lavoro di consulenza e l’altro, riescono a inserire dei turni di doppiaggio, spostando i clienti come come preferiscono

Perciò fatti anche tu due domande: se vuoi davvero iniziare questo mestiere e se vuoi riuscire a mantenerti, cosa pensi di fare?

Certo, c’è anche la possibilità di essere mantenuto, va benissimo, quello è davvero l’ottimo 😉

Calcola la possibilità di integrare con lavori dipendenti serali oppure sei un libero professionista, che gestisce di più il suo tempo.

L’inizio è davvero la parte più dura, perché devi riuscire comunque a mangiare.

Se hai altre domande, visita la sezione contatti o iscriviti ai miei social, magari trovi un video sul mio canale youtube dove ho già risposto alla domanda che ti interessa. Se vuoi saperne di più sul mio corso per Diventare Dialoghista, clicca QUI.