Esistono delle domande che tutti si fanno ma che sono quasi tabù nel mondo della traduzione.
- Qual è il tariffario traduzioni accettato sul mercato? QUI ho indicato la media dei prezzi, secondo la mia esperienza e quella dei colleghi con cui mi sono confrontato.
- Che tariffe dovrei applicare in base alla mia esperienza?
- Meglio chiedere molto per poter lavorare meno?
- Meglio chiedere poco per farmi affidare il lavoro?
Questo devi deciderlo tu, io non sono un traduttore, ma evita di farti pagare una miseria anche se hai poca esperienza! C’è già parecchia concorrenza in questo settore, oltre alle competenze sarebbe utile sviluppare anche un po’ di etica.
Purtroppo che io sappia, non esiste un tariffario traduzioni nazionale ufficialmente riconosciuto, a meno che tu sia associato a determinate associazioni.
Come dicevo, in un precedente articolo ho spiegato come variano le tariffe in base al prodotto da tradurre, ma se vuoi capire meglio il rapporto tra traduttore e dialoghista, continua a leggere.
Come ho spiegato in questo articolo, traduttore e adattatore sono due mestieri diversi!
Spesso accade che il dialoghista traduca e adatti in proprio, (soprattutto dall’inglese), ma non è possibile per tutti i prodotti, né per tutte le lingue.
A me è capitato di lavorare con dei traduttori (che ringrazio) per l’adattamento di alcuni copioni e posso dirti, quindi, qual è la media del tariffario traduttori nel mondo del doppiaggio.
Quando mi forniscono un traduttore per i miei adattamenti, chiedo che venga pagato di più, rispetto al prezzo normalmente praticato da quello studio.
Perché?
Perché voglio persone che si impegnino, non che facciano un lavoro “buttato via”, ovvero senza accuratezza perché vengono pagati poco.
Considera che il costo della traduzione è a carico dello studio di doppiaggio, non del dialoghista, come riportato nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Settore Doppiaggio (pagina 16):
L’eventuale fornitura di una traduzione da parte dell’Impresa
non modifica i compensi dell’Adattatore-dialoghista.
Una volta stabilito un contatto con lo studio di doppiaggio, potrai accordarti per il pagamento (e le relative tempistiche) e la consegna della traduzione. Potrebbero chiederti di consegnare tutto il copione tradotto o un po’ alla volta, dipende dalle tempistiche. Potresti collaborare con il dialoghista. Questo significa che non c’è tempo da perdere. Il dialoghista seguirà a ruota il tuo lavoro. In questo caso, tu, traduttore avrai qualche pagina di vantaggio (una specie di inseguimento 🙂 ).
Tradurre un copione non è semplice, perché sono dialoghi di cui spesso non hai ben presente il contesto. Questo perché non sempre ti verrà fornito anche il supporto video. Quindi senza le immagini potresti non capire frasi dette ironicamente, oppure non capire se si sta riferendo ad un soggetto vicino, lontano, anziano, giovane… Anche i giochi di parole e gli slang specifici vanno trattati con attenzione.
Ecco tre consigli per te, che esulano dal tariffario traduzioni che faranno comodo all’adattatore dialoghista per cui tradurrai:
- Se c’è un gioco di parole, un’espressione dubbia, segnalalo SEMPRE al dialoghista, indicando in una nota a piè pagina la traduzione letterale e una più libera. Sarà lui a valutare quale usare.
- Le canzoni si traducono letteralmente, ci penserà il dialoghista alla metrica e alle rime.
- Chiedi sempre di farti mandare il video prima di iniziare a tradurre. Potrebbe essere che non ti arrivi, magari nemmeno il dialoghista ce l’ha ancora, ma cerca di averlo: poter rivedere la tua traduzione con le immagini è utilissimo!
Se sei un traduttore e il mondo del doppiaggio ti affascina, il lavoro del dialoghista potrebbe fare per te: scopri come diventarlo!