La notizia della fine del manga Naruto è arrivata purtroppo, alle mie orecchie…
Come sempre voglio essere onesto con te e confesso di non aver mai letto una sola pagina del manga di Naruto. Non ti arrabbiare! E pensare che sono stato tra i primi estimatori dei manga in Italia. Ho il primo numero della rivista “Zero”, ho tutti i numeri dei Ken il Guerriero della prima edizione della Granata Press e molti altri (Ushio e Tora, Rough,. I Cavalieri dello zodiaco – Saint Seiya prima edizione ecc ecc). Quindi capisco cosa significhi la fine del manga Naruto o di altri fumetti a cui siamo affezionati.
Poi c’è stata l’invasione di manga e sono arrivate parecchie serie bruttine… così un po’ alla volta ho abbandonato quel mondo (il mio portafogli ha potuto riprendere fiato). Così facendo però, mi sono perso anche delle bellissime serie, come Naruto scritto da Masashi Kishimoto.
Però sono uscito dalla porta e sono rientrato dalla finestra!
Questo perché ho la fortuna di lavorare come doppiatore su prodotti bellissimi che molti fan apprezzano. Infatti quando Pino Pirovano, attento direttore di doppiaggio, capace di mettere in evidenza le doti nascoste degli attori (spesso nascoste agli stessi doppiatori) mi ha chiesto di prestare la voce per Kurama la Volpe a Nove Code sono in qualche modo ritornato ad appassionarmi ai manga e agli anime.
La voce che Pino vuole per il personaggio è molto faticosa.
Richiede infatti un notevole sforzo vocalico andando ad utilizzare una grande massa d’aria, un forte appoggio diaframmatico, l’intervento delle false corde e degli aritenoidi. Ho una buona capacità camaleontica, ma in questo caso ho raggiunto in punto più basso della mia gamma tonale!!!
Ma non è solo una questione di “tecnica”.
Infatti doppiaggio dopo doppiaggio finivo per capire sempre di più la natura di Kurama la Volpe a Nove Code e da qui, ne nasce la difficoltà dell’interpretazione. La fine del manga Naruto mi ha portato a riflettere in maniera più approfondita su Kurama, sul manga e sull’anime stesso. La figura della Volpe a Nove Code non è assolutamente nuova, è infatti un ricorrente personaggio mitologico del Giappone. Ma quello che mi ha colpito è il contesto in cui è stata inserita. Come ho già detto, non sono un esperto del Villaggio della Foglia, di Hokage, della sua storia, della sua filosofia, quindi ti prego di non prendertela,
questa è solo una mia interpretazione, di come da attore
vedo con i miei occhi
questo personaggio 🙂
Nelle situazioni più difficili della vita, e parlo di situazioni estreme (malattie di una persona cara, emergenze di salute, incidenti ecc ecc..) riusciamo a usare una energia, una forza che non immaginavamo di avere. E’ rimasta nascosta per tanto tempo, anzi, NOI l’abbiamo tenuta nascosta per tanto tempo. Poi quando siamo stremati e siamo arrivati al limite ecco che ricorriamo a questa fonte enorme di vitalità. Già, perché quando guardi indietro e rivedi quello che hai fatto ti sembra impossibile! Nottate sveglio, tensioni crescenti, pressioni altissime col cuore colmo di sofferenza eppure… ce l’hai fatta!