Doppiatori vi avviso.
Il doppiaggio è un lavoro, è un’arte ed è anche un gioco. Bisogna divertirsi. Se lo fai senza divertirti allora c’è qualcosa che non va bene. Come disse Steve Jobs
“Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”.
Io sono molto fortunato! Davvero, ho la possibilità svolgere un lavoro che mi piace e mi diverte e ho l’onore di insegnare a gente che VUOLE usare la propria voce per professione. E guardando i loro occhi, la loro frustrazione durante gli insuccessi, i sacrifici che fanno per venire a lezione, gli scrupoli e i blocchi che devono giornalmente affrontare… mi ricordo di quanto sono fortunato. Per questo mi indigno terribilmente con quei colleghi che snobbano tutto.
Entrano in sala con aria noncurante, altezzosa, addirittura annoiata. Capisco che ci possano essere giorni in cui tutto può risultare pesante, ma quando questo atteggiamento perdura, allora c’è qualcosa che non va.
Scazzo a non finire, voglia di lavorare zero, sufficienza e disponibilità a seguire quello che chiede il direttore inesistenti!
Lo so cosa significhi doppiare un film, inebriarsi con un personaggio, montarsi la testa e poi dover affrontare un (banale) documentario, o uno (stupido) cartone.
Ma questo è il lavoro dei doppiatori!
Dobbiamo dare il massimo in ogni produzione. Siamo professionisti, cazzo. Mi è capitato diverse volte di vedere persone che dalle stelle scendono alle stalle, (stalle piene di letame). Vola basso amico. Fermati.
Ti piace quello che fai?
No? Acc!
Sappi che fuori da quella porta ci sono decine di persone agguerrite che sono pronte a sostituirti immediatamente, decine di miei allievi che soffrono ogni qual volta vedono che non stai al gioco, che SPUTI NEL PIATTO IN CUI MANGI!
Cari doppiatori, vi è venuto un brividino lungo la schiena?
Sono gli occhi fissi su di voi di chi vi ammira e a cui state frantumando i loro sogni.
Cari doppiatori vi rendete conto che quello che avete sotto il naso, anzi davanti (il microfono), è il risultato del lavoro e dell’impegno di molte altre persone? Se non hai dovuto bussare le porte di 100 studi per farti aprire perché sei figlio, nipote di mamma e papà doppiatori. Se hai la possibilità di doppiare film un giorno sì e l’altro pure, abbassa la cresta, apri gli occhi e ringrazia il cielo. Se hai un reality in finto lipsinc, ringrazia il cielo perché potrai pagarti il mutuo.
Altrimenti se non ti piace… NON LO FARE.
Hai capito bene NON LO FARE, inizia un altro lavoro. Non continuare a trascinarlo solo perché è l’unica cosa che sai fare. Questo mestiere non l’ha ordinato il medico. Non entrare in sala per farmi un favore, perché se non ascolti le mie direttive, se non ti diverti, se non reciti, allora mi fai incazzare. Per favore se stai leggendo questo post non pensare che io sia un esaltato, anch’io ho le mie giornate no, non amo i reality (quindi li declino) e quando sono stanco non vedo l’ora di tornare ad abbracciare la mia famiglia, ma ho capito di avere un tesoro fra le mani, ho lottato per ottenerlo e mi diverto a recitare e a insegnare.
Doppiatori avvisati mezzi salvati.