La capacità di imitazione è una dote che spesso viene sottovalutata. Per capacità di imitazione non intendo la bovina, anzi pappagallesca, ripetizione di intonazioni e suoni. Ma uno studio approfondito del lavoro svolto da altri professionisti.
Quando studiavo teatro mi lamentavo che i miei insegnanti mi costringessero a ripetere le loro intonazioni.
Volevo che facessero germogliare le mie intenzioni!
Volevo che si rendessero conto che avevo qualcosa dentro, un fuoco e che volevo esprimerlo. Invece pretendevano che usassi la mia capacità di imitazione per replicare le loro sonorità.
Solo ora mi accorgo di quanto questo esercizio, che serve ad affinare e ad educare l’orecchio, sia utilissimo. Quando si impara a disegnare solitamente si parte da figure semplici, geometriche, schematiche. Questo serve per mettere ordine mentale e imparare le basi. Così come per far crescere in maniera corretta una pianta, è necessario mettere dei bastoncini che inizialmente la sorreggano e la guidino nella sua fase iniziale, di crescita, allo stesso modo, la capacità di imitazione porta ad una crescita delle potenzialità.
Attenzione, non sto incentivando gli allievi a diventare freddi emuli di quell’attore o di quel doppiatore. Io spingo a studiare lo stile di un attore (facendo attenzione che la timbrica sia simile, in modo da non forzare la voce), di catturarne le caratteristiche e poi di cambiare attore di riferimento. Solo dopo aver bevuto da più fonti, il nostro vero stile potrà emergere, attingendo talora da uno, talora dall’altro, ma con fondamenta ben salde.
La capacità di imitazione è poi importante anche per sapersi intonare agli altri attori in scena. Imitare, vuol dire saper cogliere gli elementi essenziali e sapersi adattare alla situazione.
L’imitazione è un processo di base anche nell’apprendimento infantile!
Ti avviso però!
Sappi che questo processo spesso prevede un periodo di smarrimento. Dopo aver studiato diverse vocalità, diversi attori, diversi stili recitativi potresti trovarti spaesato. Alle volte degli allievi mi hanno riferito di sentirsi peggiorati recitativamente.
Questa fase è normale!!!
E’ un po’ come i bambini che dopo i primi passi sorretti dalle mani materne, affrontano i primi incerti passi da soli… e cadono. Devono trovare il proprio centro, il proprio equilibio… il proprio stile.
Quindi vai su Youtube, cerca monologhi teatrali o pezzi di doppiaggio che abbiano la stessa voce, lo stesso doppiatore. Estrai l’audio e mettilo sul cellulare o sul lettore mp3. Ascoltali continuamente. Studiali attentamente per un mese. Sviluppa la tua capacità di imitazione, sapendo riprodurre sfumature, intonazioni tipiche e sonorità.
Dopodiché… cambia totalmente stile!
Continua così per 5-6 mesi. Poi concediti una vacanza e lavora solo su te stesso. Avrai piantato diversi pali per far crescere la tua pianta creativa. Naturalmente non dimenticare la dizione 😉
La vita imita l’Arte più di quanto l’Arte non imiti la vita. Oscar Wilde